Gita nel Monferrato 20aprile 3013

Alle ore 8 arriviamo ad Ovada ... il tempo è incerto ...
fa un po' freddo, ma seguiamo la nostra guida (Nuccia Carlini Bevegni) con fiducia...
Iniziamo la nostra visita dalla Loggia di San Sebastiano e Oratorio di San Giovanni, un visitatore distratto potrebbe passare di lì senza quasi notarlo.

Invece si tratta di ciò che rimane della antica collegiata medievale costruita intorno all'anno Mille.
Grazie ad un´iscrizione su pietra posta alla base del campanile, si sa con certezza che nel 1391 vengono portati a termine i lavori di restauro ed abbellimento dell’edificio.
Con il passare del tempo però la costruzione si deteriora irrimediabilmente tanto che nel 1791 il vescovo di Acqui ne decide la chiusura.
La chiesa viene sconsacrata: lungo i muri perimetrali vengono praticate tre grandi aperture ad arco che trasformano l´edificio in loggia pubblica.
Due navate dell’antico edificio religioso vengono trasformate nella loggia di S. Sebastiano, mentre la terza navata è successivamente utilizzata per accedere all'Oratorio di San Giovanni Battista e della SS. Trinità .​

La nostra visita prosegue... percorse poche decine di metri, arriviamo all'Oratorio della SS. Annunziata, sede della confraternita omonima, detta dei "Turchini" dal colore della cappa processionale.
A pianta rettangolare l'Oratorio presenta volte e pareti affrescate a metà dell'Ottocento dal pittore ovadese Ignazio Tosi.


Alle pareti due tele di Luca Cambiaso rappresentanti due scene della Via Crucis: "Salita al Monte Calvario" e "Gesù nell'Orto del Getsemani".
A lato del presbiterio ammiriamo il Polittico dell'Annunciazione, opera risalente alla prima metà del '500,
ai lati del pannello centrale i santi Sebastiano e Giovanni Battista,
in alto Maria Maddalena e Giacomo Maggiore.

Salita al Monte Calvario

Sono esposte nella chiesa anche due bellissime casse processionali della confraternita: una rappresenta la scena dell'Annunciazione, opera di Anton Giulio Maragliano e l'altra la Madonna del Carmelo con Sant'Alberto e due angeli di Luigi Fasce.


Pochi passi e raggiungiamo la Chiesa di Santa Maria della Grazie detta di San Domenico

Sopra il portale è situata una lunetta con un affresco della Madonna e due santi domenicani
La chiesa presenta pianta rettangolare a tre navate ed i vari interventi successivi di ampliamento sono testimoniati dalle differenti forme e stili delle colonne che separano le navate laterali da quella centrale.


Alla parete destra del transetto è collocato l'altare della Beata Vergine del Rosario eretto nel 1706. Molto bella la statua centrale della Madonna, opera di Francesco Biggi collaboratore di Domenico Parodi che fu allievo del Bernini a Roma.
Sulle pareti del presbiterio sono posti due grandi quadri: quello di sinistra rappresenta San Domenico che guarisce un paralitico, è di scuola genovese del 600, attribuito a Domenico Fiasella


quello di destra fu eseguito nel 1945 dal pittore Traverso di Genova su commissione dei Padri Scolopi e rappresenta San Giuseppe Calasanzio attorniato dagli scolari, con la Madonna che appare in cielo
Sempre guidati dalla bravissima Nuccia, e arriviamo in P.zza Assunta che è il cuore della città e prende il nome dall'imponente facciata della Parrocchiale che vi si prospetta.

Entriamo e Nuccia lascia la parola alla guida della Chiesa che ci illustra la storia e i tesori dell'edificio.

Tutte le pareti e le volte sono affrescate da Pietro Ivaldi, abile pittore sordomuto, nato a Toleto di Ponzone (AL) nel 1810.





L ‘altare maggiore, in marmo policromo, fu progettato dall’architetto Antonelli, conosciuto da molti come progettista della Mole Antonelliana a Torino. Esso porta la data del 1837.
Il quinto altare a sinistra fu fatto costruire dal Marchesi Spinola (1920). In alto lo stemma degli Spinola. La pala dell’altare raffigura l’estasi di S. Teresa.

Il quinto altare altare a destra, è dedicato alla Vergine Assunta.
Ai lati sono affrescati San Sebastiano e San Giacinto

Al di sopra dell'ingresso sta il palco della cantoria con il maestoso organo costruito dai fratelli Serassi di Bergamo nel 1829

Dopo un ottimo pranzo nel ristorante Grotta di Ovada...



...il pullman ci porta a Tagliolo Monferrato!

Prima tappa al museo ornitologico, con una guida d'eccezione: il sindaco di Tagliolo!!!







Clicca sulle immagini per ingrandirle
Dopo la visita al museo raggiungiamo il fantastico Castello dove ci accoglie il marchese Luca Pinelli Gentile



l'incantevole borgo medievale

La casa del boia
La parte più antica del castello è la base
della torre che risale a prima dell'anno Mille.
La parte superiore della stessa,
oggi alta 38 metri, fu costruita
tra il Quattro e il Cinquecento.
Il Castello venne restaurato alla fine
dell'Ottocento dall'architetto De Andrade
e oggi, grazie alle cure dei proprietari
Marchesi Pinelli Gentile,
è in ottimo stato di conservazione.




Guidati dal marchese saliamo sulla torre: 100 scalini!!!



Arrivati in cima la vista è fantastica!!!!!!



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Gran finale nella sala delle feste dove assaggiamo alcuni dei vini prodotti nei vigneti dei marchesi





Dopo questo bel pomeriggio il marchese che ci ha ospitato e guidato con tanta cordialità e simpatia ci saluta... ciao Luca e grazie!!!
