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Visita alla chiesa di San Bartolomeo degli Armeni -

9 novembre  2013 

Ci ritroviamo a Piazza Manin alle ore 15. 

Nuccia ci guida alla Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni che scopriamo con l'aiuto delle sue esaurienti e precise spiegazioni!

Se dall’esterno l’edificio non tradisce la presenza di una chiesa, basta guardare un po’ meglio per vedere come ancora sia presente un interessantissimo campanile di origine medievale

Un altra  perla presente a Genova e sconosciuta ai più…

L’ingresso immette in un raccolto atrio nel quale è esposto il busto di San Basilio, fondatore dei monaci basiliani cui si deve l’erezione del monastero, da loro tenuto fino al 1656 quando passò ai Barnabiti, che da allora ne saranno custodi.

Sotto al busto numerose lapidi raccontano la storia della chiesa e del Mandylon in essa conservato.

Lapide del 1468, preghiera davanti al Santo Volto

Entriamo, sempre accompagnati da Nuccia. e scopriamo un tesoro d'arte...

 

 

Per prima cosa ci soffermiamo davanti alla Cappella del Santo Volto, nella parte sinistra della navata. La cappella è stata eretta alla fine del XVI sec ed è sovrastata da una loggia da cui, un tempo, veniva mostrata ai fedeli la sacra reliquia. 

Per conoscere in modo dettagliato la storia del Mandylon chicca qui.

 

Alla Sacra Reliquia si riferiscono pure la maggior parte dei quadri che adornano le pareti della navata.

 

Tre tele di Orazio De Ferrari rappresentano situazioni relative all'origine del Santo Volto:

 

Anania tenta di ritrarre Gesù

Anania riceve da Cristo il velo con la sua vera immagineOrazio De Ferrari, 1655-1657

Anania consegna il Sacro Volto al re Abgar

La chiesa è ricca pure di altre opere artistiche di grande rilievo....

... nella volta l'affresco (1594) di Lazzaro Tavarone rappresentante il Martirio di San Bartolomeo

aL 1° altare di destra l'Annunciazione di G. B. Paggi (fine sec. XVI)

L'altare è dotato di un prezioso paliotto di marmo, di Taddeo Carlone (inizio sec. XVII), rappresentante la traslazione del Corpo di Santa Caterina da Alessandria al Monte Sinai.

Sull'altare Maggiore Tritico di Turino Vanni, pisano (1415), rappresentante la Madonna tra Angeli, Santi e Sante: nella predella scene della vita e del martirio di San Bartolomeo; nei plinti del quadro: San Giorgio, patrono di Genova, e San Torpete, patrono di Pisa.

Sulle porticine che dal presbiterio immettono al coro: statue di San Pietro e San Bartolomeo (dei fratelli Carlone - se. XVI-XVII)

Nelle pareti ai lati del Presbiterio due tele di Luca Camciaso, rappresentanti la Trasfigurazione e la Resurrezione di Gesù.

Prima di terminare la visita, la nostra guida, Nuccia, ci porta a visitare l'ante-sacrestia, alla quale si accede da una porticina in fondo alla navatella sinistra, dietro al presbiterio... essa conserva resti di un bellissimo ciclo di affreschi della fine del sec. XV o inizio del XVI, rappresentanti scene della passione di Gesù, e, inoltre, : Profeti, Evangelisti, Dottori. E' tra i più significativi esemplari di pittura dell'epoca a Genova.

 

Infine, nel Coro, crocifisso ligneo del XVII secolo.

Ancora una volta abiamo scoperto un altro dei "tesori nascosti" della nostra bella città !

Un grazie di cuore a Nuccia e al nostro presidente.

Ciao a tutti, amici, alla prossima....

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